27 Mi trasferisco nella bassa

15 novembre 2019

Era arrivato il gran giorno della mia partenza e io avevo già preparato i vestiti dentro due grossi cassetti Muji e a parte avevo organizzato una borsa per le scarpe, il computer e Beauty! Fortunatamente iniziavo a stare un pò meglio e quindi ero decisamente più serena..e non ero preoccupata per il viaggio che mi aspettava..

Ho caricato tutto in macchina in un mix di incastri perfetti nella speranza che ci stesse tutto, avete presente il gioco Tetris? Ecco così!!!

A coronare il tutto avevo infilato mio padre sul sedile anteriore e mia madre sul sedile posteriore, erano seduti tra borse, borsette e sacchetti della spesa, erano talmente incastrati che sembravano parte integrante delle valige! Li avevo convinti a venire con me visto che era venerdì, così avremmo avuto il tempo per fare un po’ di turismo insieme e scoprire Crevalcore, la ridente cittadina che mi avrebbe ospitata per i prossimi mesi!!

Il viaggio è stato tranquillo, avevo solo un gran mal di testa così ci siamo fermati a metà strada per mangiare qualcosa e prendere un caffè visto che l’Autostrada del Sole oltre a essere dritta è anche estremamente sopporifera! dopo tre ore emmezza di marcia abbiamo finalmente raggiunto le porte di Crevalcore

Crevalcore ha una sola via centrale con portici e conta tre locali, qualche negozio, due supermercati e un ospedale! Insomma avete presente Barcellona? Beh tutto il contrario!

Il signor Papi, proprietario del Residence ci stava aspettando all’ingresso, quando lo vidi, non lo riconobbi subito, forse perché me l’ero immaginato tutto diverso del tipo paffuto e dalla carnagione chiara invece era un uomo dall’aspetto affilato, alto, con pochi capelli grigi e la carnagione olivastra, appena mi riconobbe mi disse:

Buon giorno e benvenuti, non sapevo che foste in tre, poco male faccio preparare il letto in più”

Si, mi scusi, ho dimenticato di informarla effettivamente siamo in tre!” Replicai, consapevole di essere in torto marcio, dopo di che gli consegnammo i documenti e ci fecimo accompagnare all’appartamento che si trovava al primo piano”

Il residence è una casa di fine ‘700 che si sviluppa su tre livelli ed è stata ristrutturata di recente in stile “rustico” del tipo accogliente, si entra direttamente nella sala da pranzo/cucina dotata di divano che a breve si sarebbe trasformato nel mio letto dei prossimi giorni e poi, si attraversa un disimpegno che da accesso al bagno e alla camera da letto! La camera e’ ben illuminata per via delle grandi finestre che filtrano una luce calda, rendendo l’ambiente assolutamente gradevole e pronto per essere abitato!

Quando finalmente siamo rimasti soli ho tirato fuori le apine dalla valigia, che a quel punto dovevano essere esauste dal viaggio! Le ho subito piazzate sul mobile in ingresso e ho dato loro da bere; poi, con un gesto rapido, ho scartato una caramella Ambrosoli e l’ho fatta scivolare nel barattolo, le Api ne vanno pazze e si sono subito gettate sul bottino!!! Mi sono fermata ad osservarle per un po’ mentre i miei si stavano preparando e devo dire che più le guardo più mi appassiona il loro modo di vivere e la loro intelligenza.. non fanno nulla per caso lavorano per un obbiettivo comune, ogni tanto mi verrebbe quasi da dire che se fossimo governati dalle Api 🐝 vivremmo in una società più corretta, rispettosa delle regole e del prossimo!!

Era già tardi quando siamo usciti in esplorazione della cittadina, in una ventina di minuti avevamo percorso tutta la via principale sotto i portici, visitato la piazza della chiesa, curiosato in uno dei locali e toccato ambo le porte di Crevalcore! Purtroppo di li a poco è iniziato a piovere e noi ad avere fame..cosi abbiamo provato a girare ancora un po’ in cerca di qualche osteria ma iniziavano a bagnarsi i vestiti e quindi abbiamo ripiegato per la bottega sotto casa. L’interno della bottega era tutto diverso da come si presentava da fuori, c’erano grandi tavoli circolari imbanditi, ognuno con la sua candela e decori! Lo spazio era pervaso da una luce calda e dal profumo di tartufo, insomma in quel momento mi è sembrato di essere entrata in paradiso, forse perché ero affamata! Abbiamo ordinato due piatti a testa e io e mia mamma ci siamo prese le tagliatelle alla Bolognese, non vi dico la felicità nell’infilare la forchetta in quel piatto, erano davvero buonissime così come tutto il resto che abbiamo mangiato quella sera!

La serata scorreva allegra, eravamo tutti più rilassati e, tra una risata e l’altra, devo aver fatto uno sguardo bizzarro perché mio padre che stava bevendo dell’acqua per riprendere fiato da tanto parlare ha iniziato a gonfiarsi come un pesce palla per provare a non ridere e poi non si è trattenuto ed è imploso verso l’interno, l’acqua gli è andata di traverso e gli è pure uscita dal naso!! io e mia mamma abbiamo avuto un attimo di panico generale ma poi appena abbiamo visto che si è ripreso abbiamo iniziato a ridere come matte e poi anche lui!!! Insomma proprio una bella serata in famiglia! Dopo cena però… abbiamo iniziato a sentire tutto il peso del viaggio così ci siamo ritirati nella nostra piccola dimora…

Il giorno seguente era Sabato e siamo usciti di casa presto per andare a visitare Modena e passeggiare nel centro storico. Mentre sorseggiavamo un caffè nella via centrale, osservavamo con entusiasmo l’eleganza di alcune vetrine e della città in generale, tutto sommato, pensai, non era affatto male passare un po’ di tempo da quelle parti, quando poi entrai nel Duomo riconfermai questo mio pensiero, ero impressionata, l’architetto Lanfranco e lo scultore Wiligelmo realizzarono la cattedrale in una sintesi fra la cultura antica e la nuova arte lombarda, creando un nuovo modello per la civiltà romanica che oggi è tra i più importanti in Europa! Ne sono uscita più ricca culturalmente e con una fame tremenda!!

Dopo una trentina di passi eravamo già in Osteria! Che meraviglia!! Ordinammo affettati misti, formaggi accompagnati da tigelle, gnocco fritto e un buon Lambrusco! Anche quel giorno non ci siamo risparmiati in quanto a cibo! E lo voglio dire di nuovo… che meraviglia, che meraviglia!!! Subito dopo sarei collassata volentieri su un sofà ma visto che non ci era concesso abbiamo continuato a girare come matti per il centro storico fino a quando non potendone davvero più siamo tornati verso casa…dove abbiamo optato per mangiare in una pizzeria ma senza esagerare…

La Domenica mattina abbiamo fatto una bella colazione a casa e siamo usciti caricando i bagagli dei miei in macchina! Prima di partire verso Reggio Emilia abbiamo ancora fatto un giro in “centro”, con grande stupore Crevalcore si era improvvisamente popolata di ogni genere di specialità del luogo, c’erano salumi di ogni tipo, formaggi, cioccolato e prodotti di artigianato!! La piazza della chiesa era gremita di gente e c’erano dei grandi pentoloni dove bollivano i ciccioli da una parte e un Asino dall’altra, davvero un bel teatrino di tradizione! Mentre passeggiavamo ho incontrato la bancarella di colui che sarebbe diventato il mio Apicultore di fiducia in Emilia Romagna, Cristiano, quel giorno lui non era presente, c’era sua moglie però… che mi lascio’ un loro volantino con i contatti che utilizzai solo parecchio tempo dopo! L’idea infatti era quella di continuare a prendere le api da Stefy le volte che sarei tornata su a Torino…ma i piani sono una cosa… la realtà è sempre un altra!

Circa a mezzogiorno lasciammo Crevalcore per andare a Reggio e ovviamente approfittare del sole che finalmente era riapparso per fare un giretto nel centro storico, infatti avevamo qualche ora prima che i miei rientrassero su Torino con il treno, sarebbero partiti proprio da Reggio!

Il tempo passò così in fretta che me ne accorsi soltanto quando improvvisamente mi ritrovai in tangenziale per raggiungere la stazione, c’era molto silenzio in macchina e io ero pensierosa perché a breve sarei rimasta sola dopo tanto tempo di compagnia. Ad un tratto la nostra attenzione fu di nuovo attratta dall’apparizione della stazione, così luminosa nella notte e così imponente, sarà lunga almeno mezzo chilometro ed è costituita da una successione di portali d’acciaio sfalsati che danno quel particolare ‘effetto onda’. Improvvisamente eravamo di nuovo lucidi e chiacchieravamo sull’edificio fino a quando non ci siamo trovati proprio di fronte e allora mi è tornata un improvvisa malinconia. Scaricammo i bagagli e ci salutammo tra abbracci e pacche sulla spalla nella consapevolezza reciproca che quello sarebbe stato per me un bel test dopo tanto tempo che non vivevo più sola, sarebbe stato un modo per capire se ero in grado di essere ancora una volta indipendente…

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