2 Marzo 2020
Scusate ma devo proprio anticipare questo articolo:
Avete per caso sentito parlare di Coronavirus?
Sono stata barricata in casa per una settimana, mi sono autoeliminata dalla società: l’azienda per cui lavoro ha riscontrato un caso positivo di Corona in una delle nostre sedi in italia e ha deciso di chiudere i battenti per qualche giorno in linea precauzionale. Così siamo tutti in Smart Working, o Pigiama Working per gli amanti del genere!!
L’azienda ha iniziato a fare i controlli a tappeto sui dipendenti che avevano avuto relazioni con il paziente risultato positivo! L’allarme è scattato quasi in concomitanza con le vicende dei casi apparsi in lombardia, si è creato il caos! Quando ho letto il messaggio era domenica sera e mi è preso un colpo! Ci ho messo qualche minuto per riprendermi poi ho letto ad alta voce:
Gentile collega,
Al fine di limitare al minimo i rischi di contatto tra persone, la direzione aziendale in accordo con il medico competente e il servizio di prevenzione e protezione ha deciso la sospensione dell’attività
lavorativa presso le sedi di Nichelino, Moncalieri e Vadò. Un nostro collega che opera in un reparto produttivo dello stabilimento di Nichelino è risultato infatti positivo al virus Covid19.
Nei prossimi giorni potrete essere contattati dal servizio di igiene pubblica dell’ASL per effettuare gli esami previsti dal protocollo sanitario qualora venisse ritenuto necessario. Nel caso dovessero manifestarsi
sintomi (febbre, tosse, sintomi influenzali) vi invitiamo a contattare immediatamente il numero di emergenza 112. Infine, si considerano sospese le trasferte nazionali ed internazionali sino a nuove comunicazioni.
Ovviamente si potrà svolgere attività lavorativa da remoto in tutti i casi in cui questo risultasse tecnicamente possibile.
Vi terremo aggiornati nelle prossime ore sull’evolversi della situazione.
Mi sono concentrata su una delle ultime frasi:”si considerano sospese le trasferte” e quindi io?????
In effetti Oggi vivo in Emilia, sono in distacco a Sant’Agata Bolognese perché si è concretizzata una nuova opportunità lavorativa, sia per me che per la mia collega, siamo state vendute per circa un annetto come consulenti esterne! lei è rimasta a Torino e io mi sono spostata giù, ho di nuovo una casa mia e sto lavorando a pieno regime! Purtroppo mentre mi trasferivo in Emilia rientrava Ale dalla Germania, che tempismo eh? Lo so…… sono un genio del male…..
Però siamo più vicini adesso dai … solo 3 ore e quaranta di distanza! Insomma non ci si annoia mai!! Tutto sommato il trasferimento mi ha fatto bene all’autostima oltre avermi messo nella condizione di rimettermi in gioco, di avermi messo di fronte a una nuova realtà e ho preso questo periodo di cambiamento con molta calma e lasciando le tensioni il più possibile lontano da me! il cambiamento è sempre positivo, lo dovrebbe essere per tutti noi! Prendere il bello di quello che la vita ti offre, che sia solo una trasferta, una vacanza, oppure il viaggio di una vita è sempre positivo! tutto questo cambiamento mi ha rimesso in moto, sto meglio…. lavoro, viaggio, vivo in una casa mia e soprattutto ho riacquisito la mia indipendenza…. e poi Coronaaaaaaaaaaaa!
”mi sono detta: e io adesso cosa faccio? con una Sclerosi Multipla Recidivante Remittente?”
Cosi il medico curante mi ha caldamente consigliato di stare a casa per evitare contatti e così ho fatto… provando a lavorare da casa tutta la settimana con l’ovvia problematica di dover spiegare la vera ragione….
Ieri sono rientrata al lavoro e questa sera ho voluto scrivere questo articolo perché il tema mi ha toccato troppo da vicino per non dire niente..
Di recente ho letto un articolo che condivido “Italiani lasciate le mascherine a noi immunodepressi, il Coronavirus non farà niente a voi che state bene, mentre potrebbe fare molto male a quelli che come me, hanno le difese immunitarie sotto i piedi a causa delle chemioterapie e simili..”
Per non parlare del fatto che io lavoro in media più di quaranta ore a settimana nonostante abbia una sclerosi multipla recidivante remittente aggressiva che mi ha portato non pochi momenti di disperazione, basta venire in ufficio con la bronchite o la febbre, pensate che le vostre imprese davvero non possano fare a meno di voi? “cazzo se stai male stai a casa!!” Perché ci devo rimettere io che sono già debole!? Perché per tutelarmi sono costretta a stare a casa per non prendere i germi di quelli che dovrebbero stare a casa?
Posso immaginare che abbiate paura, anche se credo che ormai sia chiaro che il virus attacca le persone più deboli e per questo vi chiedo: è il caso di svaligiare i supermercati? Occupare gli ospedali e svuotare le farmacie? Questa isteria collettiva ha portato ad un aumento vertiginoso dei prezzi, a correre nei pronto soccorsi spesso senza una reale urgenza! Insomma, sono d’accordo con Elena Vaccari (dal 2015 soffre di leucemia ha lanciato un appello su Facebook) quando chiede a tutti gli italiani un po’ più di senso civico e rispetto nei nostri confronti, basta con le razzie dei disinfettanti e mascherine a caso, le farmacie rispondono anche a chi come noi ha davvero bisogno”.
E in più quello che mi fa davvero incazzare è: ma tutta questa gente malata che viene a lavorare lo stesso?
Consiglio: cazzo se stai male, stai a casa!
Perché ci devo rimettere io che sono già debole!?
Perché per tutelarmi sono costretta a stare a casa?
Ci sono tante altre realtà oltre quella che viene definita normale, ci sono realtà che non vanno additate con leggerezza. Fa male quando in tv si sente parlare dei decessi per il Covit19 e spesso si sottolinea che si tratta di persone anziane o con patologie croniche perché di queste persone ce ne sono moltissime e alcune di queste siamo io e Elena. Riuscite a comprendere?
E in tutto questo pandemonio, dove pensate che abbia messo le mie care compagne di viaggio, le Api?
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