01 Il fattore-Inaspettato

multi color painting
Photo by Anni Roenkae on Pexels.com

12 Luglio 2019

Fino a 6 mesi fa vi avrei detto che tutto sommato  le cose andavano piuttosto bene, avevo una casetta in affitto, un fidanzato, un lavoro, la palestra, macchina, insomma tutte quelle cose che può sognare una ragazza di trent’anni!

L’unica cosa che non andava troppo bene era tutto il bagaglio di effetti collaterali di quella Stronza Malefica: la SM

Purtroppo per me, circa 6 mesi fa, Ale, il mio ragazzo, si è spostato in Germania per fare un’importante esperienza lavorativa e starà a Monaco per i prossimi 9 mesi.

Risultato: con il ragazzo Ormai latitante ho dovuto lasciare la casa dove convivevamo perché era decisamente troppo cara e tornare a casa dei miei e pedalare!

Il 20 maggio ho poi sospeso il farmaco che stavo prendendo da tre anni, Fingolimod Gilenya. Si tratta di un immunosopressore che mi ha certamente bloccato la malattia ma nello stesso tempo dato molti effetti collaterali che non riuscivo più sopportare: bruciore diffuso in tutto il corpo, dolori alla schiena, problemi respiratori, stanchezza perenne.

Oggi 12 luglio, ho un fottutissimo mal di testa, un piede gonfio e in più si prospetta una giornata da urlo in ufficio! Terry, la mia collega si è presa due giorni di vacanza, io sono da sola in ufficio e siamo sommerse dai progetti! Di professione faccio la Cmf , lo so… vi starete chiedendo cosa fa una Cmf?

Ve lo dico subito, mi occupo di Color&Material finishing, come direbbe qualcuno dei miei colleghi sfottendomi faccio i colorini di esterni e interni per il settore Automotive. Devo essere sincera, sono al culmine dello stress oggi, alle 17,00 ho ancora una riunione e esattamente alle 20,15 parte il mio aereo per Monaco: vado a trovare Ale!

Gli avevo detto che non mi sentivo troppo bene in questo periodo anche per l’improvviso arrivo del Caldo-umido, ma dopo qualche discussione avevo ceduto, ho comprato il volo per passare un pò di tempo insieme in attesa delle vacanze estive che sarebbero state da li a poco.

Così alle 18,05 prendevo la macchina per Caselle e in un ora ero al Gate pronta a partire! Il volo era in ritardo ma per fortuna ho incontrato un mio collega con un’amica che stavano andando a Roma  e sono anche riuscita a farmi un pre-cena con loro a base di sushi e birra!

Quando finalmente mi sono seduta in aereo erano già le 20,45, sentivo tutto il peso della settimana appena terminata, ed ero particolarmente agitata  per il decollo, ricordo che ho sentito qualcosa alla testa come un Tac, non so spiegare. Poi mi sono tranquillizzata perché pensavo a quando finalmente avrei rivisto Ale mentre i miei occhi si perdevano in quella distesa di nuvole al tramonto che era uno spettacolo da togliere il fiato!

Quando finalmente atterrai, Ale era lì ad aspettarmi e io non sono riuscita  a trattenere la mia felicità nel vederlo, completamente sfatta gli sono corsa incontro stringendolo fortissimo a me!

Abbiamo cenato direttamente all’aeroporto con würstel e crauti e poi siamo partiti in direzione Ingolstadt dove Ale vive e lavora. Mi piace casa sua, è su due livelli e ci sono grandi finestre ad arco che lasciano entrare una bella luce, c’è poi una scala a chiocciola che sale nel sottotetto dove c’è la camera da letto e dove tempo zero ci siamo appisolati abbracciati fino al giorno dopo.

Sveglia con uova fritte, the  e würstel! 😂

Vi giuro che non so come i tedeschi facciano a vivere in sto paese, ci saranno stati 18 gradi contro i 35 di Torino e il maltempo non ci ha dato tregua! Quel Sabato siamo partiti alla volta di Norimberga, visitando tutto il centro tra cui la Chiesa sulla Piazza del Mercato fino a quando si è definitivamente scatenato il mal tempo, infatti sembrava quasi avessero aperto un idrante nella piazza, “Sapete clima continentale!”

Appena si è riaperto il cielo ci siamo poi diretti verso la macchina ma tra le vie abbiamo intravisto una piazza stracolma di gente e festa, c’era una sorta di sagra della birra cosi tra una risata e l’altra ci siamo fermati lì fino a tardi.

In un batter di ciglio era già domenica ed era ora di ripartire, non mi ero neanche resa conto ed ero già in macchina che da Caselle tornavo verso casa, continuavo a ripensare a quei bei momenti passati insieme mentre malinconica mi spostavo non curante di tutto quello che mi circondava.

La sera il mio piede si era finalmente sgonfiato, ho passato tutto il pomeriggio a letto, ho dormito fino a cena e poi me ne sono stata a casa a guardare un film. Mi sono seduta sulla mia solita poltrona rossa e mi sono messa tranquilla, al terzo intervallo faccio per alzarmi dalla sedia e con terrore ho scoperto di avere perso la sensibilità della pancia dai seni alla vita, ho visto che mio padre si era accorto che qualcosa non andava: cosa succede? Disse e io: stai tranquillo, niente, sono solo molto stanca vado a letto, quindi mi sono ritirata in camera nella speranza che il riposo avrebbe dato i suoi frutti.

Purtroppo la mattina nulla era cambiato, anzi peggiorato, mi sono comunque alzata e andata a lavorare.

Fuori pioveva fortissimo e faceva incredibilmente freddo per essere il 14 luglio, sembrava che il cielo tedesco si fosse improvvisamente materializzato a Torino, tremavo dentro mentre come mio solito cercavo di preservare la calma e un falso sorriso: non volevo certo crederci e quando in mattinata ho sentito che stavo perdendo anche la sensibilità delle mani è esplosa la paura dentro di me, quella paura che solo chi ha una patologia come la mia può condividere.

Ho dovuto dirlo al mio responsabile che insisteva per accompagnarmi a casa. l’ho convinto ad aspettare ed intanto ho chiesto a mio padre di venire. l’ho chiamato e gli ho detto: sto male, ho una ricaduta, cosa facciamo? andiamo da Stefania, proviamo a pungermi, lui non ha detto niente solo: Vengo Subito!

Adesso mi tocca mettere in tavola un nuovo piccolissimo dettaglio: un po’ di tempo dopo la sospensione del farmaco ho iniziato una terapia a base di Veleno d’ape che a quanto sembrerebbe potrebbe davvero essere in grado di bloccare l’avanzamento della malattia e permettere di recuperare le funzioni perse. Mi aveva dato la bella notizia una mia cara amica, Marce che avevo conosciuto in Erasmus quando vivevo a Granada ben 8 anni fa e con cui ho mantenuto il legame.

Quando 2 mesi ammezzo fa ho concordato la sospensione di Gilenia con l’ospedale mi sono ricordata di quello che mi aveva detto Marce anni prima e tempo zero ero su Skype al telefono con lei e con Jose Luis un Ingegnere agronomo che ha fondato un centro di terapia alternativo orientato alla salute (CETAOS) all’università Autònoma Agraria Antonio Narro Laguna in Messico e che mi ha dato supporto per trovare dei contatti in Europa, dove con stupore ho scoperto che anche in Italia esiste un associazione Italiana di Apiterapia!

Al telefono Jose Luis, mi ha detto: non è troppo tardi, hai la possibilità di recuperare la vista e la sensibilità, è un trattamento che necessita di costanza e determinazione oltre al l’appoggio da parte delle persone che ti amano! Ero davvero incredula, nessuno mi aveva mai parlato in quel modo da che avevo cominciato con quella Stronza Malefica, nutrivo un misto di esaltazione e paura, mi sembrava di avere fatto la più grande scoperta della mia vita! Così sono partita a 1000 a fare ricerca e in breve tempo avevo contattato il presidente di Apiterapia Italia, medico chirurgo, il referente apicultore per il Piemonte e Stefania!

No ma dico vi state immaginando io che batto le dita impacciate sulla tastiera? beh mi sento un vera Eroina! Riuscite a vedermi? Scrivo nel pieno della crisi! Per ogni piccola cosa mi sento una grande e mi sento felice!

Ho fatto la scelta di sospendere un farmaco e non sono convinta di avere fatto bene ma sono consapevole e nel bene e nel male la sofferenza mi ha offerto nuovi spunti per vivere, adattarmi e a credere in me stessa e cercare di reinventarmi costantemente anche in momenti difficili come questo.

Ma in tutto questo casino: chi è Stefania? Da dove è uscita? Cosa significa proviamo a pungere?

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